Visita al Tempio del Cielo (o Tempio del Paradiso) - Pechino

Prosegue il viaggio di Sigung Sergio Vommaro e sigung Piero Conti con la visita di una delle più belle e rappresentative opere architettoniche di Pechino; il Tempio del Cielo.
É visto come il più sacro dei templi imperiali di Pechino ed è stato descritto come un capolavoro di design architettonico e paesaggistico. É il più grande edificio culturale taoista della città dove ogni solstizio d'Inverno l'imperatore si recava per adorare Il Cielo e pregare per un buon raccolto. La costruzione del tempio Iniziò nel 1420 e fu successivamente visitato da tutti gli imperatori delle dinastie Ming e Qing. Il complesso religioso si estende su un'area di 2,73 km quadrati e comprende tre gruppi principali di costruzioni: l'altare circolare, il tempio del Dio dell'universo e il tempio della preghiera per il buon raccolto. La sala circolare in legno, con la sua forma cilindrica, tetto triplo strato e piastrelle blu, è forse l'emblema più riconoscibile dell'architettura imperiale cinese al di fuori della Città Proibita. Costruito secondo la consueta moda cinese del tutto legno senza chiodi, comprende un gruppo di alcuni degli edifici più sacri di Pechino ed è circondato da una vegetazione lussureggiante.
Il Tempio del Cielo era il luogo dove l’imperatore si recava ogni solstizio d’inverno per adorare il Cielo e pregare solennemente per ottenere un buon raccolto. Da quando il suo dominio fu legittimato dal mandato ricevuto dal Cielo, un cattivo raccolto sarebbe potuto essere interpretato come la perdita del favore del Cielo e la minaccia della stabilità del suo regno. Quindi non era del tutto privo di interesse personale il fatto che l’imperatore pregasse fervidamente per un buon raccolto.
In linea con la rinascita del Confucianesimo durante la dinastia Ming, la cerimonia del sacro raccolto fu combinata con il culto degli antenati da parte dell’imperatore. Anche quest’aggiunta, in effetti, era nell’interesse personale dell’imperatore. In accordo con il modello confuciano di organizzazione sociale, così come l’imperatore rispettava i suoi antenati, allo stesso modo un fratello minore avrebbe dovuto rispettare il fratello maggiore, una moglie il marito, un figlio il padre e i sudditi di uno stato il loro dominatore. Incorporando la venerazione degli antenati alla più solenne cerimonia del calendario imperiale dei riti, indirettamente venne rafforzata la filosofia sociale che perpetuava il potere dell’imperatore.
Il design del complesso del Tempio del Cielo, fedele al suo scopo sacro, riflette le leggi cosmiche mistiche secondo le quali il tempio si trovava al centro dell’universo. Per cui, le complesse permutazioni numerologiche agiscono all’interno del suo design. Per esempio, dato che il numero nove era considerato essere la cifra più potente, noterete che le lastre che formano l’Altare Circolare sono state disposte in multipli di nove. Allo stesso modo all’interno della Sala della Preghiera per il Buon Raccolto, le ventotto colonne interne sono divise in quattro colonne centrali che rappresentano le stagioni, dodici colonne interne che rappresentano i mesi e dodici colonne esterne che rappresentano le due parti di cui è costituito un giorno. Ci sono in gioco moltissimi esempi del genere di questa intensa numerologia.
Sebbene ai tempi dell’impero alla gente comune non fosse consentito entrare nell’enorme parco, ai nostri giorni, per una piccola cifra, i cittadini cinesi vi hanno accesso per l’intera giornata. Nella mattinata è sorprendente il numero di persone che si esercitano nelle arti marziali. Accanto ad anziani che praticano il Tai Chi con movimenti lenti e fluidi, potreste vedere giovani che sferrano vigorosi calci e pugni in stile Kung Fu. Potrete osservare l’antica arte marziale del combattimento con la spada, o nel contempo eseguire un ballo tradizionale.

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